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Al Meeting delle Professioni A.N.CO.T., il Viceministro Maurizio Leo parla dei provvedimenti in atto, con la prospettiva della prossima riforma fiscale.

Si è svolto a Roma, il 13 dicembre, presso la “Sala Carroccio” in Campidoglio, l’VIII Meeting delle Professioni dell’Associazione Nazionale Consulenti Tributari (Ancot) il cui tema è stato “Riforma fiscale e rilancio del sistema Paese. Una opportunità per lo sviluppo della nostra economia e per uscire dalla crisi”.

Il Meeting delle Professioni si è aperto con un minuto di raccoglimento, richiesto dal presidente nazionale Celestino Bottoni, per ricordare i colleghi tributaristi che sono morti a causa del Covid-19. Nel suo intervento di saluto, il presidente Bottoni ha richiamato l'attenzione dei presenti sulle modifiche al sistema fiscale che caratterizzano il lavoro del governo.

“Siamo felici – ha proseguito il Presidente Bottoni – che si parli oggi di tregua fiscale, ma il termine “tregua” a noi sembra transitorio, vorremmo invece la pace fiscale. Nel lontano 1992, ai tempi del 730 cosiddetto “lunare”, come tributaristi ci lamentavamo ma, ad onor del vero, oggi sarebbe utile anche solo tornare alla normalità del passato: abbiamo sempre coltivato il sogno di una riforma fiscale e per questo, come associazione, abbiamo sempre lavorato, speriamo che possa avverarsi. In audizione, spesso abbiamo ricordato che la compilazione del più semplice dei modelli, il 730, porta con sé circa ottocento pagine di circolare esplicativa: se sommassimo tutte le circolari arriveremmo a 12.500 pagine. È evidente che serva la semplificazione, anche per fare in modo che il Paese torni attrattivo per investimenti imprenditoriali dall’estero”.

Nel suo intervento introduttivo Giovanni Bolzoni, presidente della Fondazione “Dino Agostini”, ha presentato i relatori, prof. Gianfranco Ferranti, Direttore Scientifico delle Riviste “Il Fisco” e “Il Corriere Tributario” e Gabriele Sepio, avvocato tributarista ed editorialista de “Il Sole 24 Ore”.

Il Viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, ha ricordato le sue passate partecipazioni al Meeting delle Professioni A.N.CO.T ed  ha dichiarato: “Siamo in un momento particolare, stiamo affrontando la Legge di Bilancio in tempi ravvicinatissimi. Abbiamo dovuto fare la Legge di Bilancio che aveva due orientamenti. Il primo doveva risolvere il caro bollette. Innanzitutto, provvidenza a imprese e famiglie, eliminando anche gli oneri di sistema, e le aliquote ridotte per il caro carburante. Il finanziamento per questi interventi è stato reso possibile grazie agli extra profitti. Abbiamo rimodulato per il 2023 la tassazione di questi extraprofitti. Questo dovrebbe portare ad un gettito più rilevante rispetto al passato. Abbiamo fatto una serie di misure fiscali che rappresentano un ponte verso la riforma fiscale. Se noi mettiamo insieme tutti gli interventi vediamo che c'è un filo logico che sta unendo i provvedimenti. La tregua fiscale serve a garantire quei flussi finanziari che permettono alle aziende e alle imprese di avere a disposizione risorse. Sulla revisione del sistema sanzionatorio tributario: bisogna ridurre le sanzioni e lo faremo con la riforma fiscale che deve essere finalizzata ad una ricalibratura delle sanzioni. Ci troviamo in una fase in cui la politica deve riuscire a misurarsi sulla situazione reale del Paese”.

Il Viceministro ha poi proseguito parlando delle voci sul condono: “Non c'è nessuna norma che parla di condono. Sulle cartelle, fino a mille euro stralcio totale per i tributi erariali. Per i tributi locali, si dovranno esprimere gli enti locali stessi. Se si superano i mille euro, sanzioni ridotte.  Questi provvedimenti creano il ponte necessario verso la riforma fiscale.  Per quanto riguarda il cuneo fiscale abbiamo apportato modifiche sulla base delle limitate risorse che avevamo a disposizione. Con riferimento alla lotta all'evasione, dobbiamo rivedere il sistema dei controlli, favorendo altresì una sorta di compliance preventiva per la determinazione del reddito, con la preziosa collaborazione dei professionisti. L'Agenzia delle Entrate dispone già di tutta una serie di dati utilizzabili a questo scopo, questa è la strada del rapporto nuovo con il contribuente. Ci sono le condizioni necessarie adesso per mettere a punto un nuovo sistema dei controlli. Finita questa fase, affronteremo la delega e in un lasso temporale ragionevole emetteremo i provvedimenti necessari. Entro febbraio dovrebbe concretizzarsi la legge delega della riforma fiscale alla quale seguiranno i conseguenti decreti attuativi. L'obiettivo è di raggiungere una graduale diminuzione delle aliquote progressive al fine di favorire una concreta ripresa del sistema Paese”.

Sono poi intervenuti l’onorevole Vito De Palma (VI Commissione – Finanze) i due relatori della Fondazione “Dino Agostini”, Gianfranco Ferranti e Gabriele Sepio ed il Presidente della Confederazione AEPI, Mino Dinoi.

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